Un bel romanzo che ci trasporta in quella striscia di territorio tra Israele e la Palestina, luoghi in cui cultura e tradizioni relegano ancora la figura femminile ad un ruolo di schiavitù e dove regna sovrana la discriminazione razziale. Come un fiore nel deserto, in mezzo a tanta arretratezza e crudeltà nasce l’amore, che abilmente descrive l’autrice, tra i due ragazzi protagonisti della vicenda. Un sentimento che va oltre le difficoltà, oltre la paura, verso orizzonti dove si respira aria di libertà. Bellissime le pagine in cui l’autrice descrive i rituali di canto e preghiera tipici della civiltà palestinese che, echeggiando, si diffondono per il deserto. Un modo questo per liberarsi dal dolore e dalla sofferenza in luoghi dove la donna viene ancora picchiata, lapidata e anche flagellata. Un bel libro che vi toccherà il cuore.
Nicla Morletti
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